martedì 25 agosto 2015

225. Le Tombe di Riley

A partire dal 1665, per ben 14 mesi, la peste bubbonica causò la morte della maggior parte degli abitanti del villaggio di Eyam, Derbyshire (Inghilterra del Nord).
Secondo i resoconti, la peste è stata portata nel villaggio da Londra in uno scampolo di stoffa ordinato dal sarto locale, il vicario George Vicar. Lui morì in una settimana ed altri abitanti del villaggio lo seguirono poco dopo. Su consiglio del reverendo William Mompesson, gli abitanti presero diverse misure per garantire che la peste non si diffondesse ai paesi vicini.
Le famiglie erano tenute a seppellire i loro morti e il paese stesso venne messo in quarantena, impedendo a chiunque di entrare o uscire durante i quattordici mesi in cui la peste imperversò. Si dice che i morti furono circa 260, ma pare che meno di un quarto della popolazione del villaggio sopravvisse. La quarantena autoimposta, tuttavia, contenne con successo la diffusione della malattia.
Un pò fuori dal paese, su una collina che domina la bellissima Peak District, si trova un piccolo cimitero conosciuto come "Riley Graves" ("Tombe di Riley), così chiamato dal nome del podere (Riley House Farm) in cui viveva la famiglia quando la peste spazzò via il villaggio. Nell'agosto del 1666, Elizabeth Hancock seppellì qui suo marito e i suoi sei figli nel giro di 8 giorni. Lei non fu mai infettata  dalla malattia. E 'stata una dei pochi sopravvissuti, e questo oscuro gravesite - solo in un campo su una collina una via d'uscita del paese - è ora un monumento sotto la tutela del National Trust.
Nel suo libro del 1824,  "Peak Scenery", Ebenezer Rhodes affermava che l'agricoltura dilagante aveva invaso il piccolo cimitero di Riley e le lapidi di altre vittime della peste erano state rimosse per essere utilizzate come materiale di costruzione per case e fienili.
Fortunatamente, un discendente della povera Elizabeth Hancock (che si era trasferita dalla fattoria di famiglia a vivere con un altro figlio a Sheffield) si è assicurato che le tombe venissero protette e preservate. Secondo il Peakland Heritage, è stato questo individuo a costruire intorno alle lapidi il muro di pietra che vediamo ancora oggi.
Ci sono molti luoghi interessanti all'interno di questo piccolo villaggio, come il Pozzo di  Mompesson, dove venivano lasciati cibo e medicine per gli abitanti del villaggio in cambio di monete. All'acqua veniva aggiunto dell'aceto per disinfettare le monete. C'è anche una pietra di confine tra Eyam e il vicino villaggio di Stoney Middleton, dove le provviste venivano lasciate a distanza di sicurezza. La casa di George è ancora visibile, così come la tomba di Catherine Mompesson, lei stessa vittima precoce della peste nera, moglie del vicario allora neo-nominato che aveva preso la coraggiosa decisione di isolare il paese.
Ogni anno, in occasione della Domenica della Peste (l'ultima domenica di agosto),si tiene una cerimonia funebre nella vicina cava di Cucklett Delf, sede delle funzioni esterne tenute  dal reverendo Mompesson durante gli anni della peste.


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