venerdì 17 luglio 2015

30. La casa delle bambole di Nadine

Percorrendo la First Street di Lanett, in Alabama, ad un certo punto, a meno di 15 metri dalla strada, si vede una casa di mattoni rossi in miniatura, alta circa 1 metro e mezzo, completa di finestre, un camino, un portico anteriore e anche una cassetta delle lettere: è il sogno di casa delle bambole di ogni ragazzina.
A prima vista, farebbe pensare al luogo ideale in cui delle bambine possano giocare. Ma se si guarda più attentamente, si capisce che questa casa delle bambole ha qualcosa di insolito. Non si trova nel cortile di una casa, ma in un cimitero.
La casa delle bambole nel cimitero di Oakwood ospita la tomba di Nadine Earles.
Secondo un articolo dell'Alabama Currents magazine, pubblicato nel 2010 dal capo del Lanett City Hall Human Resource, Jennie Gunnells, a Nadine fu diagnosticata la difterite, un'infezione contagiosa delle vie respiratorie, nel novembre del 1933. La sua salute peggiorò rapidamente quando contrasse la polmonite poche settimane più tardi .
I genitori di Nadine, Julian Comer e Alma Earles, le diedero in anticipo i regali di Natale: una bambola e un servizio da tè. Tuttavia, Nadine non fu soddisfatta. Lei voleva una casa in miniatura vera e propria, progetto a cui suo padre aveva cominciato a lavorare e che prevedeva di realizzare per Natale.
Alla giustificazione dei suoi, che le spiegarono appunto che la sua amata casa delle bambole era ancora incompleta, Nadine rispose con quattro semplici parole:
"Io la voglio adesso."
La sua risposta non avrebbe mai abbandonato la mente di suo padre ed è scritta sulla lapide all'interno della casa delle bambole. L'epigrafe recita:
"La nostra cara bambina, la più dolce del mondo
3 aprile 1929 - 18 Dicembre 1933
Piccola Nadine Earles
Speriamo di incontrarci in Paradiso
'Io la voglio adesso' ".
Linda Fulcher, che ha vissuto a Lanett la maggior parte della sua vita, ha detto:
"Il signor Comer Earles, suo padre, ha voluto costruire per lei una casa delle bambole. Era davvero un grande falegname e anche una persona davvero bella. La iniziò, credo, da qualche parte nella loro casa vicino alla chiesa. Ma non aveva fatto in tempo a finirla, e lei la desiderava davvero tanto, quella casa delle bambole."
I genitori della Fulcher erano amici degli Earles.
"E' sempre stata una gioia vedere Julian Comer Earles arrivare sotto il portico di casa nostra. Era una persona molto, molto bella, come tutti quelli della sua famiglia, e sono sicura che anche Nadine lo sarebbe diventata."
A quel Natale Nadine non arrivò mai: morì pochi giorni prima, il 18 dicembre 1933, a soli 4 anni. Non ha mai avuto modo di giocare nella casa delle bambole che tanto desiderava, ma i genitori hanno voluto completarla e regalargliela lo stesso.
Secondo un articolo di Jim Watson del Valley Times-News, pubblicato nel 1989, la casa parzialmente costruita è stata trasferita al cimitero di Oakwood, e i genitori di Nadine hanno assunto un imprenditore per completarla. Il desiderio di Nadine è stato realizzato nella primavera del 1934. Alla fine, ha avuto la casa delle bambole che aveva sempre voluto.
I suoi genitori hanno riempito la casa di giocattoli e hanno continuato per anni dopo la morte di Nadine.
La donna che ha avuto il compito di decorare la tomba negli ultimi sette anni, Joann Lewis, ha detto, "C'erano anche dei pattini là dentro, ogni anno ci venivano messi tutti i giocattoli più popolari e più desiderati. Lo facevano i genitori. Lei non è mai cresciuta nelle loro menti. Hanno continuato a regalarle quello che le regalavano all'età in cui è morta."
Guardando all'interno della casa delle bambole dalla porta di casa, la lapide di Nadine si trova sulla destra, e c'è un camino, non più alto di 30 cm, sulla parete di sinistra. L'originale pavimento di cemento blu della casa è stato sostituito con un tappeto azzurro.
Attualmente, sulla lapide ci sono: un set da tè blu e bianco, una bambola vestita con un mantello rosso e bianco, e due orsacchiotti con dei vestiti fatti a maglia. Un triciclo rosso in miniatura e altre bambole sono solo alcuni dei giocattoli che si trovano nella casa.
"Un anno eravamo in giro per vedere le luci di Natale, e io avevo probabilmente 6 anni. E mi, ricordo di aver pensato (come solo un bambino può fare): 'Guarda tutti quei giocattoli e nessuno che può giocarci.'
La cosa più affascinante per me era che quei giocattoli fossero lì dentro", ha detto la Gunnells.
Sul davanzale della finestra sopra la lapide, c'è una foto di molti anni fa che ritrae i bambini della classe di Nadine che visitano il sito per la sua festa di compleanno.
Secondo l'articolo di Watson nel Valley Times-News, "Il 3 aprile di quell'anno, per quello che sarebbe stato il quinto compleanno di Nadine, si è svolta una festa nel cimitero ... cantavano, mangiavano gelati e davano l'addio alla loro amica."
Non solo gli amici e la famiglia di Nadine visitavano la tomba, ma anche molti residenti di Lanett, che non la conoscevano, andavano a trovare Nadine e la sua casa delle bambole.
"Di solito, nel pomeriggio quando passo di là, vedo sempre qualcuno che guarda la casa", ha detto la Lewis.
La Fulcher ha detto che, a Natale, quando era una ragazzina, lei e i suoi amici andavano fino al cimitero in bicicletta solo per vedere quali bambole e altri giocattoli Nadine aveva ricevuto quell'anno.
E i bambini ci vanno ancora a far visita alla tomba.
La Lewis ha trovato caramelle, soldi e lettere lasciati dai bambini per Nadine.
"Nelle lettere dicevano di volerle bene", ha detto la Lewis. "Non la conoscevano, ma la amano lo stesso.Proprio lo scorso Natale, la cassetta postale di Nadine era piena di lettere da parte dei visitatori."
La casa delle bambola ha attirato visitatori locali e persone provenienti da tutto il paese, che si sono interessati alla storia.
Pubblicazioni come il settimanale World News, il Juneau Empire e il quotidiano online Alaska’s capital hanno dedicato interi articoli alla casa delle bambole.
"E' semplicemente incredibile che questa storia sia diventata nota in tutto il mondo", ha detto la Fulcher.
I membri della comunità si sono impegnati per assicurarsi che la rinomata casa delle bambole appaia sempre al meglio e rimanga in buone condizioni.
La Lewis ha portato avanti la tradizione, iniziata dal Town and Country Garden Club di Lanett, di decorare la tomba.. La casa delle bambole, infatti, viene decorata ad ogni stagione e per le feste, in particolare per Natale.
A Natale, la Lewis mette un piccolo albero all'interno e un tè sulla mensola del camino. Per l'occasione, mette anche le candele alle finestre e le luci a ghiacciolo tutte intorno alla casa.
Inoltre, dal 1933, la casa delle bambole di Nadine è stata ridipinta dentro e fuori. Dal suo completamento, circa 80 anni fa, oltre alla riverniciatura e all'aggiunta della moquette blu, alcune altre cose sono cambiate. La foto di Nadine che era appesa sopra il caminetto non c'è più: era un'immagine in bianco e nero che sottolineava il suo grande sorriso sdentato e i suoi vaporosi riccioli bruni.
Nel cortile della casa recintata da mattoni, si sono aggiunti negli anni due elementi importanti: la tomba di Julian Earles, con l'incisione "Papà Della Piccola Nadine", e quella di Alma Earles, con su scritto "Mamma Della Piccola Nadine", una da un lato e una dall'altro della casa.
"E 'incredibile come si distingua meravigliosamente bene. Quando si arriva sul piccolo colle, è la prima cosa che si vede nel cimitero", ha detto la Fulcher.
Ancora oggi, la famiglia riposa, finalmente riunita, in quella casa delle bambole che Nadine "Io la voglio adesso" così tanto desiderava.
Una leggenda locale dice che a volte, guardando attraverso le finestre, si può vedere Nadine giocare nella sua casa delle bambole.


















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