lunedì 24 agosto 2015

223. Il fratello ritrovato

Gatlinburg, Tennessee.  Nel 1915, dopo un'accesa discussione con il padre, un ragazzo di 12 anni scappò dalla sua casa di Blount County, determinato a raggiungere i suoi nonni che vivevano al di là delle Smoky Mountains.
Percorrendo una vecchia strada che seguiva più o meno il tracciato dell'odierna US Highway 441 attraverso il parco, il ragazzo risalì le montagne fino all'Indian Gap e  poi iniziò la discesa nella Carolina del Nord. Era la fine di marzo ed era ancora inverno ad alta quota.
Sorpreso da una tempesta di neve, il ragazzo morì congelato. Alcuni cacciatori trovarono il suo corpo e lo portarono giù dalle montagne, dalla parte del Tennessee, fino alla comunità di Sugarlands, dove fu sepolto in una tomba anonima.
Arthur "Butch" McDade conosce questa storia a memoria. E' un ranger in pensione del National Park Service ed ha fin troppa familiarità con i casi di bambini scomparsi nelle Smoky Mountains senza lasciare traccia.
McDade si mise in testa di risalire alla storia e all'identità del dodicenne. Nel corso degli anni ha portato diversi visitatori lungo il vecchio sentiero fino al cimitero di Sugarlands, ora all'interno del Great Smoky Mountains National Park, dove fu sepolto il ragazzo. Una volta, c'era solo una lapide vuota a segnare la tomba, ma ad essa si aggiunse una targa di marmo, quando, 60 anni più tardi, un'improbabile serie di eventi portò alla scoperta dell'identità del ragazzo.
Inciso nella pietra si legge il nome "Edd McKinley" e questa è la sua storia.
Butch McDade è andato in pensione nel 2009. Nel corso degli anni ha condotto ampie ricerche sul mistero di Edd McKinley. Dice che a differenza del caso di Dennis Martin - 6 anni, che era scomparso da Spence Field nel 1969 durante un picnic con la famiglia - i parenti di Edd McKinley almeno morirono conoscendo il destino del ragazzo a lungo disperso.
"Il bello di questa storia, a differenza di altre misteriose scomparse avvenute nelle Smoky Mountains, è che almeno si è arrivati ad una conclusione", ha detto McDade. "E 'una storia avvincente, umana, e con un bel finale."
Nella sua ricerca, McDade ha scoperto una serie di coincidenze che hanno portato alla corretta identificazione di Edd. La prima fonte di informazioni è stato Glenn Cardwell, che è cresciuto in una fattoria all'interno di quello che oggi è il parco e che è stato un ranger nelle Smoky Mountains per 34 anni.
Oggi Cardwell è il sindaco di Pittman Center, appena ad est di Gatlinburg, e coi suoi 84 anni, è il sindaco in servizio più vecchio del  Tennessee, oltre  che l'unico legame vivente di questa storia.
Nel maggio del 1975, Cardwell stava lavorando al Sugarlands Visitor Center , quando una signora chiamata Virgie Smith, di Knoxville, entrò e raccontò la storia di suo fratello che era fuggito nel 1915 e del quale non si era saputo più nulla. La donna, ultrasessantenne, chiese se per caso qualcuno del parco aveva qualche informazione. Il volontario che lavorava alla reception le rispose che se qualcuno poteva sapere qualcosa, quello era Cardwell, che si trovava quel giorno al centro visitatori.
Cardwell venne alla reception e ascoltò la Smith, che gli descrisse i tentativi fatti dalla sua famiglia per far luce sulla scomparsa del ragazzo. La sua storia gli riportò alla mente una lettera che aveva conservato in archivio e che proveniva da una residente di Gatlinburg, Lucinda Ogle, figlia del leggendario Wiley Oakley, guida alpina e narratore. La Ogle aveva manifestato un profondo interesse per il parco e aveva scritto a Cardwell una nota in risposta alla notizia di una recente ricerca di un ragazzo perduto nelle Smoky Mountains.
Nella sua lettera, la Ogle faceva riferimento ad un ragazzo non identificato che era stato portato nella comunità di Sugarlands agli inizi del 1900 dopo essere stato trovato morto assiderato sotto una roccia sporgente, non lontano dall'attuale Appalachian Trail.
Cardwell telefonò quindi alla Ogle e le passò la signora Smith. Rendendosi conto che probabilmente stava ascoltando il primo resoconto di quello che era successo a suo fratello scomparso, la Smith scoppiò in lacrime.
Ancora oggi, Cardwell ritiene che quelmomento sia stato il più bello della sua carriera di servizio nel parco.
"Rendo grazie a Dio che mi sia capitato di essere al centro visitatori quel giorno", ha detto.
Dal Suglarlands Visitor Center, Cardwell e la Smith andarono a casa della Ogle, in modo che la signora potesse ascoltare tutta la storia nei dettagli.  Seppe quindi che suo fratello era fuggito ed era stato trovato da due uomini di ritorno da una battuta di caccia, che lo avevano portato a Sugarlands, dove la comunità aveva tentato senza successo di dare un'identità al corpo.
Dopo alcuni giorni, dato che nessuno si era presentato a rivendicare la salma, avevano preparato il ragazzo per la sepoltura, vestendolo di bianco. Poiché non vi era alcuna prova di un eventuale delitto, non vi fu alcuna indagine. Al ragazzo era stata data una sepoltura cristiana e il suo corpo riposava in un angolo della collina. Tutti i membri della comunità avevano contribuito ai fiori: era la tomba più decorata del cimitero.
I dettagli della storia indicavano che il corpo era proprio quello di suo fratello, ma la Smith non volle convincersene fino a quando Earnest Ogle, che aveva 10 anni all'epoca e aveva aiutato a scavare la fossa,  non le disse che il ragazzo aveva i capelli rossi.
Anche Edd McKinley aveva i capelli rossi.
Sei mesi più tardi, nel settembre 1975, un piccolo gruppo di persone, tra cui la Smith, suo figlio Don e la Ogles, percorse la vecchia strada - ora chiamata Old Sugarlands Trail - fino al cimitero sulla montagna.
A guidare la processione c'era Glenn Cardwell. La nuova lastra di marmo che portava il nome e le date di nascita e di morte (10 marzo 1903 - 2 aprile 1915) di Edd McKinley pesava circa 200 chili.
Don Smith, nipote di Edd McKinley, portò la lastra fino alla tomba, dove fu posta ai piedi della lapide anonima che aveva segnato l'ultima meta del vagabondaggio del ragazzo per ben 60 anni.
La signora Smith aveva voluto fare un ultimo tentativo di risolvere il mistero di suo fratello prima di morire. Voleva chiudere quella triste faccenda rimasta in sospeso. Voleva ritrovare suo fratello e, alla fine, ci è riuscita.


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