venerdì 17 luglio 2015

61. Ethel alla Porta

Ethel Preston ha una tomba spettacolare nel cimitero di Lawnswood, nel nord ovest della città di Leeds, nel West Yorkshire (Inghilterra). E' di epoca edoardiana, risale ai primi del Novecento. Si tratta della facciata di una casa, completa di porta e pochi gradini e sormontata da un portico. Ma la cosa che colpisce di più è la statua in piedi davanti alla porta di marmo nero semiaperta: si tratta della statua di marmo bianco a grandezza naturale della signora Preston nel fiore degli anni. Quando la statua era ancora ben curata, se la si guardava alla luce del crepuscolo, sembrava proprio di vedere il fantasma di una donna che usciva dall'ingresso della sua tomba.
Oggi, il cimitero di Lawnswood (aperto nel 1875) è molto cambiato e il memoriale della Preston (conosciuto nel luogo come "Ethel at Gate") è ora trascurato, messo in ombra dalla vegetazione e macchiato dall'acqua: questo fa sì che appaia molto meno impressionante rispetto ad un tempo, ma il suo fascino rimane.
Dunque, chi era Ethel Preston? E perché ha un monumento così elaborato?
Ethel era la moglie di un ricco industriale chimico di Leeds chiamato Walter Preston e, quando morì relativamente giovane, all' età di 50 anni, nel 1911, il vedovo commissionò ad uno dei suoi nipoti, abile scultore, la costruzione del monumento che ora vediamo. Costruito in marmo bianco italiano, il memoriale mostra la statua di Ethel a grandezza naturale, con un mazzo di fiori in mano, in piedi davanti ad una copia della porta d'ingresso principale della casa di famiglia, "The Beeston Grange" (ormai da tempo demolita).
Il progetto costò 2000 pounds (2760 euro), che equivalgono a circa 130.000 pounds di oggi (circa 180.000 euro), e quando il costo venne ufficialmente svelato, poco più di 100 anni fa, a marzo del 1913, creò un tale scalpore che migliaia di persone presero il tram o il calesse per andare a Lawnswood e fecero la coda, pagando un penny a testa per vedere la tomba.
Come molti memoriali del periodo, quello di Ethel Preston è un grande esempio del sentimentalismo di allora nei confronti della morte, con la porta dietro ad Ethel solo leggermente aperta a simboleggiare il passaggio per l'aldilà. Ma perché il volto della statua ha un'espressione così triste? La tristezza dipinta sul volto di Ethel è tale da aver dato origine ad un modo di dire locale: "Sembri così triste, hai la faccia della Ethel di Lawnswood."
E a questo punto la storia ufficiale della statua inizia a diventare più controversa. La spiegazione originale è che quando Walter rimaneva nel suo ufficio a Leeds per tutto il giorno, Ethel stava sempre in piedi sulla soglia di casa (come raffigurato dalla statua) ad aspettare il suo ritorno. Il monumento venne quindi realizzato anche per celebrare i ricordi felici di quei ritorni a casa di Walter.
Esiste un'altra versione della storia, però, che sostiene che Walter fosse in realtà un donnaiolo e che spesso sparisse per giorni e giorni. Non sorprende pertanto che, al suo ritorno a casa, Ethel fosse inevitabilmente triste e sconsolata. Addirittura, trapela la notizia che sia stato proprio il trattamento riservatole dal marito a portarla ad una morte precoce - e l'espressione della statua rifletteva il rimorso di Walter.
Lascio decidere a voi a quale storia credere, aggiungendo solo che, non molto tempo dopo la morte di Ethel, Walter si risposò e non si ricongiunse a lei sotto il manto erboso di Lawnswood fino al 1930.
Un'iscrizione sullo zoccolo, a destra, dice:
"Alla cara memoria di Ethel
moglie di Walter Preston della Beeston Grange
morta il 24 marzo 1911 all'età di 50 anni"
Sulla sinistra, invece, si legge:
"Alla cara memoria di Walter
marito di Emily e della compianta Ethel Preston
morto il 24 ottobre 1930"
La cosa interessante che fa da coda a questa storia è che negli ultimi dieci anni, qualcuno (ignoto) ha preso a lasciare fiori freschi tra le braccia della statua di Ethel.









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