mercoledì 29 luglio 2015

187. Tomba di una "peccatrice"

Hoy (in Norreno Háey, che significa "isola alta") è un'isola dell'arcipelago delle Orcadi, in Scozia, di cui è l'isola più estesa dopo Mainland.
Alla fine degli anni 1770, al Greengairs Cottage di Hoy, viveva una giovane donna di nome Betty Corrigall.
All'età di 27 anni, la vita di Betty andò in pezzi:  l'uomo che l'aveva messa incinta la abbandonò e se ne andò per mare.
La condanna della gente del posto, il trauma e la vergogna per la situazione furono troppo per la povera ragazza, che decise di togliersi la vita.
Il primo tentativo di lasciarsi annegare in mare venne sventato quando fu salvata e riportata a riva, ma alcuni giorni dopo si impiccò.
Dato che si era suicidata, non poté esserle data una sepoltura cristiana. Nessuna chiesa volle accogliere il corpo della ragazza nel proprio terreno, e così Betty Corrigall venne  sepolta in terra sconsacrata, isolata, al confine delle parrocchie di Hoy e North Walls, a breve distanza dal Water o' Hoy. E lì giacque dimenticata.
Nel 1933, due uomini che stavano tagliando della torba da utilizzare come combustibile, scoprirono un angolo della sua bara di legno. Pensando che la cassa potesse contenere un tesoro, consultarono Isaac Moar, dell'ufficio postale di Hoy. Si decise quindi di recuperare la cassa e aprirla. Tuttavia, tutto ciò che venne trovato fu il corpo di una giovane donna, con lunghi capelli ricci e scuri sulle spalle. La torba che aveva conservato il cadavere aveva solo leggermente conferito alla pelle di Betty una tonalità marrone.
Il cappio che aveva messo fine alla sua vita giaceva accanto a lei.
Dopo un attento esame da parte della polizia di Kirkwall, il procuratore ordinò che la bara fosse seppellito esattamente nello stesso punto. Così Betty Corrigall venne restituita alla terra, dove, se non fosse stato per lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, sarebbe rimasta indisturbata.
Durante la guerra, Hoy brulicava di migliaia di truppe britanniche, in quanto Lyness era un'importante base navale che serviva per l'ancoraggio a Scapa Flow.
Agli inizi del 1941, un gruppo di soldati che stavano scavando in un deposito di torba,  si imbatterono nella tomba senza nome. La battezzarono "La Signora di Hoy" e la tomba di Betty fu nuovamente coperta.
Quello, tuttavia, fu l'inizio della fine.
La curiosità morbosa che serpeggiava tra i soldati di stanza sull'isola era tale che ci sono furono ripetute escursioni alla tomba. Betty venne riesumata più volte per vederne i resti.
La conseguente esposizione all'aria fece sì che i resti di Betty si deteriorassero rapidamente. Questa pratica  fu infine portata all'attenzione degli ufficiali, che presero provvedimenti per fermarla. Così, la tomba venne spostata di una cinquantina di metri e una lastra di cemento venne posta a protezione della bara.
Ma la tomba rimase anonima.
Nel 1949, un reverendo americano di nome Kenwood Bryant, in visita a Hoy, eresse una croce di legno sulla tomba e la circondò con una recinzione, pregando poi Mr. Harry Berry, ufficiale doganale di Hoy, di procurare alla tomba una lapide adatta.
Il signor Berry acconsentì, ma ci vollero quasi 30 anni prima che mantenesse la promessa. Finalmente, una sera del 1976, fu eretta una piccola lapide in fibra di vetro sulla sepoltura e venne officiata una piccola cerimonia funebre presso la tomba solitaria.
La ragazza che era morta da peccatrice, colpevole solo di aver amato e di essersi fidata,  poteva finalmente riposare in pace.












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