venerdì 17 luglio 2015

103. Peter, il ragazzo selvaggio

el 1725, nei boschi al di fuori della città tedesca di Hamelin, un gruppo di cacciatori guidati dal re George I, trovò un giovane ragazzo arruffato e sporco, che non sapeva parlare, e camminava a quattro zampe. Sembrava essere rimasto alla prima fase dell'infanzia. Peter (così fu chiamato), il ragazzo selvaggio di Hannover e il primo bambino selvaggio documentato della storia, divenne più tardi l'animale della famiglia reale britannica.
Peter catturò immediatamente l'attenzione di re George I, che lo portò alla sua corte e lo curò, per poi portarlo con sé in Inghilterra, dove il suo aspetto strano e i suoi comportamenti bizzarri suscitarono l'interesse di tutti. Furono in molti a speculare sul ragazzo selvaggio. Venne anche dipinto un suo ritratto a Kensington Palace e Carl Linneo creò una nuova categoria umana apposta per lui nel suo Systema Naturae, chiamandola "Juvenis Hanoveranus".
La principessa del Galles, Caroline di Ansbach, cognata del re, si preoccupò della formazione del ragazzo, affidandolo alle lezioni del Dottor Arbuthnot, ma nonostante tutti i suoi sforzi, Peter non imparò mai a parlare, né a leggere, né a scrivere : era solo in grado di ripetere un paio di parole, anche se le persone che lo incontrarono, dissero che sembrava di capire ciò che gli veniva detto.
A quel tempo, la presenza di Peter in Inghilterra sollevò molte questioni sulla natura e l'educazione umana e sulla linea di demarcazione sottile che separa gli esseri umani dagli animali selvatici. Ulteriori studi moderni sul caso di Peter suggeriscono che in realtà il ragazzo non fosse "selvatico", ma che probabilmente soffrisse di gravi problemi mentali. Oggi si ritiene che soffrisse di una malattia genetica molto rara, conosciuta come la sindrome di Pitt-Hopkins,
una patologia identificata solo nel 1978, quasi 200 anni dopo la morte di Peter. Alcune caratteristiche fisiche del ragazzo, evidenti nel ritratto di Kensington Palace, farebbero pensare proprio alla sindrome di Pitt-Hopkins: "l'arco di Cupido" delle labbra particolarmente sinuoso, la bassa statura, la robustezza, i capelli ricci, le palpebre cadenti e le labbra spesse.
Dopo la morte di George, nel 1727, venne affidato con un lauto compenso alle cure della signora Titchbourn, una delle dame di compagnia della Regina. La signora Titchbourn era solita trascorrere alcune settimane ogni estate presso la casa del signor James Fenn, un piccolo proprietario terriero, dell' Hertfordshire. Peter venne quindi lasciato alle cure del signor Fenn e le sue cure vennero sempre economicamente sostenute dalla regina Caroline. Dopo la morte di James Fenn, Peter passò sotto l'ala del fratello di James, Thomas Fenn, in un altro casolare, chiamato Broadway, dove visse fino alla sua morte.
Nella tarda estate del 1751 Peter scomparve dalla Broadway Farm e ovunque furono pubblicati annunci che offrivano una ricompensa per il suo ritrovamento. Il 22 Ottobre 1751 scoppiò un incendio nella parrocchia di St. Andrew, a Norwich. Il fuoco si propagò al carcere vicino, che venne invaso dal fumo e dalle fiamme. I detenuti, spaventati, vennero frettolosamente rilasciati e uno di loro suscitò notevole curiosità per il suo aspetto bizzarro e i suoni che emetteva: alcuni lo descrissero come un orango. Qualche giorno dopo, attraverso una descrizione sul London Evening Post, venne identificato come Peter, il ragazzo selvaggio. Peter venne riportato alla fattoria di Thomas Fenn e, a causa della sua tendenza a girovagare e a mettersi nei guai, venne dotato di un collare di cuoio con la scritta "Peter, il selvaggio di Hannover. Chi lo porterà al signor Fenn a Berkhamsted, nell'Hertfordshire, sarà risarcito per i problemi causati"
Pietro, che era nato nel 1713, morì il 22 febbraio 1785, all'età di circa 72 anni, e venne sepolto nel cimitero presso la Chiesa di St. Mary. La sua tomba si trova appena fuori dalla porta principale. All'interno della chiesa, sulla parete sud della navata, vi è una targa di ottone con una breve biografia di Peter. A Londra, il ritratto di Peter è ancora visibile sulla parete est della scala del re a Kensington Palace. Il collare è conservato nella collezione della Berkhamsted Collegiate School.






Nessun commento:

Posta un commento