sabato 18 luglio 2015

145. Le "mummie affumicate"

Hanno 1000 anni e sono molto particolari, le mummie degli Ibaloi, una serie di mummie appartenenti all’antico popolo indigeno, trovate in una delle 80 caverne sacre sul Monte Toubac, sulle montagne delle Filippine. La tecnica del processo di mummificazione è molto insolita e diversa da quella applicata tradizionalmente. Queste mummie sono conosciute come "mummie affumicate", poichè la tecnica consisteva proprio nell’affumicare i corpi mediante un procedimento che partiva da quando la persona era ancora in vita. Il defunto doveva infatti bere un liquido molto salato e dopo la morte il cadavere veniva posto su un sedile sotto al quale era posizionata della brace, che non bruciava il corpo ma ne asciugava i fluidi interni. Del fumo di tabacco veniva introdotto nella bocca del defunto, così da essiccare completamente la salma all’interno, mentre all’esterno venivano strofinate delle erbe. Il processo poteva durare anche diverse settimane, durante le quali sul corpo delle mummie veniva eseguita una serie di tatuaggi, che in alcuni casi potevano anche ricoprire completamente il corpo. La mummia veniva poi posizionata in una cassa e sepolta. Nel corso degli anni, le mummie vennero spostate nelle grotte sacre, a 1000 metri di altezza, un’ottantina di caverne nelle quali venivano eseguiti antichi rituali. Non solo i leader delle popolazioni venivano mummificati in questo modo, almeno secondo quanto rinvenuto dagli archeologi, sebbene il numero di mummie ritrovate fino ad oggi sia molto basso.









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