mercoledì 29 luglio 2015

186. Sepolta in un barile di rum

Nella parte vecchia del cimitero di Beaufort, c'è una tomba molto particolare, sempre cosparsa di monetine, peluches, conchiglie e oggetti vari. E' una tomba così piccola da sembrare quella di una bambola.
La tavola di legno che affianca il basso tumulo di pietra non offre nessun nome, nessuna data di nascita, né di morte,  nessuna preghiera. L'unico indizio dell'anima che riposa lì sotto sono le parole incise sulla tavola:

"Little Girl Buried in Rum Keg"
("Bambina Sepolta in un Barile di Rum")

Il nome della sua famiglia era Sloo e suo padre era un commerciante marittimo intorno al 1770.
La piccola desiderava vedere l'Inghilterra, luogo della sua nascita, e all'età di 10 o 12 anni, pregò il padre di portarla con sé in uno dei suoi viaggi di lavoro a Londra. Sua madre esitò, conoscendo i pericoli del mare. Alla fine permise al marito di portarla con sé, ma a una condizione:  riportare la figlia a Beaufort.
Ma ad un certo punto, sulla via del ritorno, la ragazzina morì a bordo della nave. Ci sarebbero volute ancora delle settimane per arrivare a Beaufort e il corpo della bambina sarebbe stato gettato in mare, così il padre, disperato, scelse l'unica possibiltà che gli avrebbe permesso di mantenere la promessa fatta a sua moglie. Acquistò una botte di rum dal capitano e chiuse il corpo della bambina al suo interno.
La casa degli Sloo si trova ancora su Front Street, a Beaufort, e ancora oggi non è difficile immaginarsi la madre che guarda il mare dal portico del secondo piano, in attesa del ritorno di sua figlia. Non c'è bisogno di descrivere l'orrore che deve aver provato quando la nave tornò col suo terribile carico.
Ma se il nome e l'età della ragazzina non sono sopravvissute ai secoli, la sua storia sì. La sua tomba è piena di piccoli omaggi lasciati da centinaia di visitatori.
La gente del posto sostiene che il fantasma della bambina vaghi per il cimitero durante la notte.








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