venerdì 17 luglio 2015

24. John Renie

All'estremità orientale del sagrato di St Mary's Priory, a Monmouth (Monmouthshire, Wales, Inghilterra), c'è la pietra tombale di John Renie, un imbianchino morto il 31 maggio del 1832 all'età di 33 anni. La sua lapide è molto insolita: si tratta di una pietra rettangolare dov'è scolpita una griglia con una lettera su ogni casella, 19 righe in orizzontale e 15 in verticale per un totale di 285 lettere. In questa specie di "cruciverba", partendo dalla H in pieno centro e procedendo verso l'esterno, la frase "Here Lies John Renie" (Qui giace John Renie) può essere letta in 45.760 modi diversi: verso l'alto, verso il basso, avanti e indietro, e persino a zig-zag e ad angolo.
Si ritiene che Renie stesso possa aver scolpito la pietra. Ma perché il guazzabuglio? Dopo 170 anni, una stazione televisiva locale ha analizzato la griglia sulla lapide e ha determinato che si tratta di un puzzle acrostico. Un acrostico (dal greco tardo ἀκρόστιχον, composto di ἄκρον, «estremo» e στίχος, «verso»dal greco tardo akróstichon, composto di ákros, «estremo» e stíchos, «verso») è un componimento in cui le lettere o le sillabe o le parole iniziali di ciascun verso formano un nome o una frase, a loro volta denominati acronimo.
In origine l'acrostico aveva probabilmente una funzione magica. Si possiedono esempi di acrostici già in composizioni sacre babilonesi.
Lo scrittore e religioso Lionel Fanthorpe ha suggerito che l'intenzione di Renie potrebbe essere stata quella di confondere il Diavolo, così da assicurarsi il passaggio al cielo. In realtà, i resti di Renie sono altrove, in quanto la pietra è stata successivamente spostata dalla posizione originale.
La lapide continua a suscitare la curiosità e la speculazione dei passanti e dei visitatori di Monmouth.




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