venerdì 17 luglio 2015

100. Afterglow Vista

Roche Harbor (sull'isola di San Juan) deve la sua fondazione, nel 1880, alla calce, un ingrediente essenziale nel cemento, nei fertilizzanti e in altri prodotti. John Stafford McMillin (1855-1936) divenne ricco quando, nel 1886, acquistò una quota dei ricchi depositi di calcare che si trovavano nelle vicinanze; queste imprese locali divennero i maggiori produttori di calce di tutto l'Ovest e la McMillin’s Roche Harbor Lime and Cement Company diventò la fonte di lavoro principale nella Contea di San Juan. Come presidente e direttore della società per 50 anni, McMillin acquisì in pratica il controllo di Roche Harbor. Costruì dei cottages per i dipendenti della società e per le lopro famiglie, aprì un negozio di alimentari e degli uffici aziendali ed edificò tante altre strutture della città. Venne costruita anche una chiesa metodista, nel 1892, che svolse anche funzione di scuola per i figli dei dipendenti della società (ora è diventata la Our Lady of Good Voyage, l'unica chiesa cattolica di proprietà privata negli Stati Uniti). Alcuni dei dipendenti erano giapponesi, vivevano nella "Japan Town", all'estremità sud della baia, e lavoravano come cuochi, camerieri, domestici e giardinieri. Loro e le loro famiglie vennero sepolti nel cimitero di Roche Harbor, ma le loro tombe di legno sono da tempo scomparse lasciando i sepolcri senza nome (anche le loro case erano in legno e non è rimasto nulla). McMillin costruì anche l'Hotel de Haro (chiamato così in onore di Gonzales Lopez de Haro, uno dei primi esploratori spagnoli): era un edificio a tre piani e aveva 22 camere. Nel 1975, la strada di fronte all'hotel venne rivestita di mattoni a fuoco, prodotti proprio nelle fornaci originali della compagnia.
Macmillin costruì inoltre una grande casa di legno a tre piani sul lungomare, che è stata ristrutturata per essere utilizzata come ristorante nel 1950.
McMillin e sua moglie Louella Hiett McMillin (1857-1943) ebbero quattro figli: John (1878), Fred (1880-1922), Paul (1886-1961), e Dorothy (1894-1980). McMillin attribuiva il proprio successo alla religione, alla famiglia e alla confraternita di cui lui e suo fratello William erano stati membri, la Sigma Chi dell'Indiana Asbury College (ora DePauw University). Sia McMillin che suo figlio Fred erano massoni di 32° grado. Oltre ad essere un uomo ricco, McMillin era anche una personalità di spicco nella politica locale e statale: divvene, infatti, capo del partito repubblicano della contea di San Juan. Tra i suoi amici, vantava il presidente Theodore Roosevelt, che soggiornò nella stanza 2A dell'Hotel de Haro quando visitò Roche Harbor nel 1906 (la stanza è ora la suite presidenziale dell'hotel di Roche Harbor).
Nel 1936, McMillin spese 30.000 dollari per la realizzazione del mausoleo di famiglia, l'Afterglow Vista. Il nome "Afterglow" deriva dal gioco di luci che al tramonto si poteva ammirare sul Canale di Spieden: dalla sua posizione elevata, il mausoleo dominava la spiaggia di Afterglow e lo Stretto di Haro (oggi la vista è coperta dagli alberi).
Il mausoleo di Afterglow Vista è molto diverso da altre cripte tradizionali: è stato progettato come un "tholos", una struttura circolare simile a un tempio aperto, costruito in pietra calcarea e cemento. Inoltre, Afterglow Vista incorpora elementi di design interessanti tratti dalle filosofie dei massoni e dei Cavalieri Templari.
Il mausoleo si trova lungo un sentiero che attraversa una zona boscosa a nord est dei cottages dei lavoratori e del cimitero, nella parte più settentrionale del quartiere storico di Roche Harbor. Sull'arco in filigrana di metallo sopra l'ingresso in muratura si legge "Afterglow Vista" e una targa sulla porta identifica coloro che sono sepolti nel mausoleo, spiegando il simbolismo del suo design. Appena attraversato l'arco, si salgono tre rampe di scale: il prima ha tre gradini, che simboleggiano le tre età dell'uomo (infanzia, età adulta e vecchiaia); la seconda ha cinque gradini, che simboleggiano i cinque ordini di architettura classica (toscano, dorico, ionico, corinzio e composito); e la terza ha sette gradini, che simboleggiano le sette arti e scienze liberali (trivio: grammatica/letteratura, retorica e dialettica; e quadrivio: aritmetica, geometria, musica e astronomia). In cima alle scale c'è una piattaforma rialzata con sette colonne toscane disposte in cerchio; le colonne (ognuna alta oltre 9 metri) dovrebbero essere delle stesse dimensioni di quelle del Tempio di Salomone. Le colonne sono collegate da un anello modellato a formare sette fleur-de-lis. Una delle colonne sul lato ovest è rotta (è stato progettata in questo modo) per simboleggiare il lavoro interrotto in vita e rimasto incompiuto alla morte. Il mausoleo non venne comunque completato come previsto: il disegno originale di McMillin prevedeva che le colonne sostenessero una cupola di bronzo sormontata da una Croce di Malta (una connessione simbolica alla confraternita di Sigma Chi). I 20.000 dollari previsti per la cupola vennero tagliati dal progetto all'ultimo minuto, per risparmiare denaro. Sulla piattaforma al centro delle sette colonne c'è un tavolo calcareo circondato da sei sedie - il luogo di ritrovo tradizionale per le famiglie e simbolo di riunione dopo la morte. Recentemente, l'Afterglow Vista è stato vittima di atti di vandalismo, che hanno completamente distrutto una sedia e danneggiato gli schienali delle altre due.) Su ognuna delle sedie è inciso il nome di un membro della famiglia McMillin, le cui ceneri sono sepolte in un nicchia nel sedile. Sulla sedia di John McMillin si legge: "John Stafford McMillin, AB, AM, LL.D., Massone di 32° - Cavaliere Templare - Nobile del Mistico Santuario Sigma Chi - metodista - repubblicano".
Il monumento è orientato in modo tale che il tramonto nel mese di giugno risplenda attraverso la colonna spezzata a ovest e vada a cadere sulle due sedie che contengono le ceneri di McMillin e di sua moglie.
Sono state viste e fotografate delle strane luci al mausoleo, persino delle luci blu in bilico sulle sedie. Sono stati registrati anche dei "punti freddi" e il suono di alcune voci. Molti visitatori hanno avvertito delle strane presenze vicino al tavolo, e coloro che si sono seduti sulle sedie hanno provato una forte sensazione di disagio, come se avessero violato uno spazio sacro. Quelli che si sono seduti sul tavolo, invece, hanno riferito di aver sentito come una forza che li spingeva fuori. Altri sostengono di aver visto i membri della famiglia McMillin seduti intorno al tavolo a ridere e parlare, nelle notti di luna piena. È interessante segnalare che le persone che visitano il mausoleo nei giorni piovosi riferiscono che la pioggia non li bagna quando sono seduti sulle sedie, come se la cupola di bronzo, che doveva avere lo scopo di coprire i tavoli e le sedie, in realtà ci fosse.
Ma non è tutto. Il secondo piano dell'albergo di Roche Harbor, che era in origine l'Hotel de Haro di John McMillin, è infestato dal fantasma di una donna di mezza età vestita con un lungo abito. Un impiegato dell'hotel ha raccontato di aver sentito il rumore di un fruscio di vestiti quando nell'albergo non c'era nessun altro. Molti pensano che il fantasma sia quello di Ada Beane, governante della famiglia McMillin (a volte identificata anche come la segretaria di McMillin), che a quanto pare veniva considerata più un membro della famiglia che una dipendente. Ada viveva nel suo cottage vicino alla casa della famiglia McMillin a Roche Harbor. Sebbene sia morta per cause naturali, persistono delle voci che parlano in realtà di un suicidio. I resti della Beane furono cremati e le ceneri conservate dalla famiglia McMillin fino a quando non sono stati messi nel mausoleo di Afterglow Vista. A metà degli anni cinquanta, il direttore del resort rimase sorpreso nell'apprendere da Paul McMillin che le ceneri della Beane erano nel barattolo che si trovava nell'ufficio di Paul. Dopo le ripetute apparizioni del fantasma, si decise di mettere le ceneri in un'urna di rame e deporle nella cripta di famiglia. Ma gli strani fenomeni continuarono: luci che si spegnevano, porte che si aprivano e si chiudevano, apparecchi che si accendevano da soli, mobili spostati, vetri rotti, insomma... i soliti scherzi da spiriti. Quando l'ex cottage della Beane venne compreso nel progetto di ristrutturazione dell'albergo e divenne una sala da pranzo, il direttore del ristorante del resort raccontò che mentre si apprestava ad uscire, a tarda sera, dopo aver chiuso il ristorante, si accorse che era rimasta una candela accesa, nonostante fosse sicuro di aver spento tutto. Tornò indietro per spegnerla ed improvvisamente si accesero tutti i ventilatori della sala. Nel corso degli anni, furono parecchi i dipendenti riferirono episodi simili.











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