mercoledì 12 agosto 2015

211. "Tesoro di Papà"

Theodore Prendergast ha  vissuto solo sette anni, ma ha lasciato una traccia indelebile di sé per le generazioni future. Tra le migliaia (5.800 sepolture nella vecchia sezione) di tombe e lapidi al cimitero di Bonaventure, a Savannah, si trova la statua straziante di un piccolo angelo che indica un'iscrizione su una pietra: "Tesorodi Papà".
Sotto la pietra, c'è scolpita una pergamena srotolata che dice "Il nostro caro ragazzo."
E sotto ancora le date di nascita e di morte del pioccolo: "25 febbraio 1902 - 9 maggio 1909".
A differenza delle più famose e importanti sepolture di Bonaventure, non si riesce a trovare nulla su Teddy, sulla sua vita, sulla famiglia o sulle cause della sua morte precoce. Sembra che la sola traccia  rimasta della sua vita sia questa lapide, che ci dice ancora oggi quanto fosse importante per suo padre.
Non sapremo mai la storia di questa lapide, perché Teddy era così speciale per il papà e perché invece la mamma non compaia (forse era già morta?). Non sapremo mai com'è morto. Possiamo immaginare il primo sorriso, la prima volta che Teddy ha pronunciato la parola "Papà", la prima volta che si sono presi per mano, le risate, gli abbracci, l'orgoglio di suo padre.
L'amore non è una cascata, ma una pioggerellina di piccoli avvenimenti che riempie lentamente il cuore fino a quando non c'è niente altro per cui il cuore possa battere.
Teddy e i suoi genitori si sono persi nel tempo,  ma quella lapide, con cui suo padre ha voluto farci sapere quanto fosse speciale suo figlio per lui, continua a far sì che la gente si ricordi ancora, dopo 106 anni, del bambino che si trova lì sotto. Quella lapide non sussurra fra le querce e il muschio di questa città dei morti, essa urla. Ed urla a tutti noi.







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